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I sistemi di coltivazione biologica

I sistemi misti

I sistemi misti sono più comunemente basati sulle rotazioni pascolo/coltura. La fertilità è stata creata durante la fase temporanea, nella quale la produzione del prato e del foraggio fornisce un ritorno economico. Il livello di integrazione del bestiame e del raccolto può variare, in base alla rotazione, al tipo di terreno e alle specie di animali. Per esempio, le pecore potranno brucare rape o residui vegetali in inverno, mentre i maiali talvolta verranno utilizzati al posto dell’aratura per raggiungere la transizione da prato a coltura.

Sistemi di allevamento

In situazioni nelle quali è indesiderato o poco pratico operare una rotazione dovuta al tipo di terreno o suolo, limitazioni climatiche o problematiche di conservazione, l’uso di pascoli permanenti o a lungo- termine è possibile se svolto nel rispetto del regime biologico. Nella gestione è indispensabile dare sempre enfasi al mantenimento della fertilità del terreno tramite il riciclo dellamateria organica con input esterni minimi.

I sistemi agricoli senza allevamento

L’estensione di aree coltivate con sistema biologico in assenza di bestiame è in crescita anche se la più grande sfida rimane assicurare la giusta quantità di nutirenti dle suolo. Le leguminose da foraggio non danno un diretto beneficio economico a questi sistemi di gestione (senza considerare le spese per coltivarle), acquiscono pertanto rilievo strategie alternative di fertilizzazione , quali l’uso dei concimi verdi e del sovescio , come anche l’apporto di compost e altri fertilizzanti naturali.

I sistemi orticolturali

Il termine orticolturale copre un ampia varietà di sistemi dalla produzione di ortaggi a quella più vocata alla frutticoltura, fino alle coltivazione in serra. I sistemi orticolturali biologici intensivi sono i più dipendenti da input esterni di nutrienti , nonostante questi sistemi siano spesso relativi a colture monostagionali.