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L’inquinamento dell’acqua

27: Qualità delle acque dolci, 2016 (https://www.eea.europa.eu/soer-2015/europe/freshwater#tab- based-on-indicators) Molti anni di investimenti nel sistema delle acque di scarico e il trattamento migliore delle acque di scarico sotto la Direttiva concernente il trattamento delle acque reflue urbane, insieme alla legislazione nazionale, hanno portato a dei miglioramenti sorprendenti. Le acque d’Europa sono molto più pulite oggi che quanto lo siano state negli ultimi 25 anni quando una grande quantità di non trattate o parzialmente trattate acque di scarico urbane ed industriali venivano rilasciate nei corpi idrici superficiali. Un’ampia indagine ambientale ha scoperto che circa metà dei fiumi e dei laghi europei sono ancora inquinati, nonostante l’obbiettivo posto 15 anni fa di riportare tutte le acque del continente ad un buono stato ecologico entro il 2015. Tra i maggiori responsabili troviamo Germania e Paesi Bassi, dove più del 9% delle acque dolci non ha raggiunto un buono stato ecologico (si veda la cartina seguente). Le acque “buone” sono definite quelle che deviano leggermente dalle condizioni di riferimento “incontaminate”, che sono basate su misurazioni di inquinanti chimici come i nitrati, gli indicatori biologici includenti un’abbondanza di tricotteri e altri invertebrati intorno ai fiumi e le condizioni fisiche delle acque (se un fiume è scorrevole e con un corso naturale, per esempio, o è stato modificato da strutture come le centrali idroelettriche). L’inquinamento è principalmente da attribuire all’agricoltura all’urbanizzazione. “L’Europa non è mai stata capace di liberarsi da fertilizzanti dalla zootecnia o diminuire l’uso dei fertilizzanti,” dice Bruyninckx. L’urbanizzazione porta a cambiamenti importanti nell’uso del territorio, come ad esempio il terreno coltivato a pascolo e le foreste sono state trasformate in luoghi di scavo e costruzione.